Corte dei Salentini. Tradizione e Sostenibilità
19 giugno - 31 luglio 2024
Corte dei Salentini
Lecce, Italia
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Con il patrocinio di Provincia di Lecce e Polo Biblio-Museale di Lecce
In collaborazione con Follow-Art, Banca Mediolanum Lecce, Wow Labs, Salento Eat, Pitardi Cavamonti
A cura di Viola Moschettini
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La ricerca compiuta da Sara Montani si snoda in un’antologia di vissuti che trovano traccia nelle sue opere, venendo così alla luce. Come istantanee di vita, le opere presentate dall’Artista sono sempre più di quel che appare. Cristallizzati nella resina, i vecchi abiti - punto di partenza della selezione - portano con loro stessi delle emozioni, delle esperienze, dei frammenti della vita di cui sono stati testimoni. Il messaggio del vissuto di cui si fanno portatori, diviene eterno, come in un racconto popolare che entra a far parte anche del quotidiano delle generazioni presenti e future.
Essi divengono testimonianze di tradizioni, raccontando una terra in ogni suo elemento: i tessuti creano dei concetti, diventano personificazione delle forze primordiali del sole, del mare e del vento, titani della natura indicativi in tutto il mondo di questa area geografica. I materiali utilizzati, dopo la loro vita precedente, trovano un nuovo scopo, vengono recuperati e, assieme alla loro sostanza, riportano alla luce anche usanze ormai dimenticate, raccontando la vita di generazioni differenti. Creano un’antologia di racconti reali, li immortalano come in una fotografia, divenendo un ponte tra passato e presente. Ogni singolo dettaglio, è indicativo delle esperienze, delle abilità, persino delle quotidiane responsabilità, che erano solite caratterizzare i suoi proprietari.
Sara Montani utilizza delle materie prime che hanno un significato intimo e personale ancora più forte del loro valore sostanziale. Sottolineando l’importanza delle emozioni in una società dove l’utilitarismo ed il consumismo divengono i leader nel dettare uno stile di vita, il progetto espositivo mira a creare un momento di riflessione e pausa nella frenesia.
Recuperando valori superiori, persino le differenze nelle origini perdono di valore. Un abito proveniente dalla Lombardia si accosta ad un abito proveniente dalla Puglia, così come il vestito della signora Vita si accosta a quello della signora Medica e della signora Concetta, trovando in esso un compagno di avventure. È il regno dell’uguaglianza nell’emozione che si dipana tra tradizione e sostenibilità, che riporta lo spettatore alla sensazione di
libertà che provavano i popoli antichi, mischiandosi nelle piazze italiane e dando vita ad una cultura unica nel suo genere e apprezzata in tutto il mondo, proprio perché originariamente plasmata da popolazioni differenti tra loro che hanno saputo imparare gli uni dagli altri.