Corpo a corpo - Linguaggi nella figurazione

5 - 25 luglio 2024
Inaugurazione venerdì 5 luglio 2024 ore 19.30

Studio Arti visive
Via delle Beccherie, 41
Matera

Con il patrocinio del Comune di Matera.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dal 5 al 25 luglio 2024 dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

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Dall’introduzione al catalogo di Luca Cavallini

[…] Su un piano ancora diverso si collocano i lavori di Sara Montani, in cui non sono ritratti corpi o figure umane, ma due sottovesti, che alludono a una presenza umana, senza che essa venga raffigurata, e che sembrano rappresentare non ciò che è più direttamente visibile all’occhio, ma il lato nascosto e l’essenza più intima della realtà.

Queste opere fanno parte del filone di ricerca su cui Montani si è focalizzata con maggiore interesse nell’ultimo decennio, incentrato sul tema delle impronte di memoria generate da vesti a abiti, che vengono spesso impiegati come matrici per i suoi lavori e che si connotano per un forte potere evocativo. Le tracce e le memorie di chi li ha indossati vengono idealmente riportate in vita nelle opere: l’invisibile prende così forma attraverso le impronte del visibile, con un senso di vulnerabilità dato dalla fragilità e dalla delicatezza di tessuti leggeri e trasparenti, in questo caso basati su una gamma cromatica particolarmente scura e tenebrosa.

Il tema della veste, declinato negli anni secondo molteplici tecniche incisorie (ma non solo), si traduce in una coppia di immaginarie vestali, nate come matrici per altre opere e poi trasformatesi in opere compiute in sé stesse.

Partendo da una sottoveste impregnata di resina e di colla e utilizzando diversi supporti metallici, Sara Montani realizza due opere in stretto dialogo tra loro, che costituiscono il frutto di un processo di ricerca lento e stratificato, il cui risultato finale non è mai predefinito.

A partire da un’unica matrice (quella di Vestale nera) si ottengono infatti risultati molto diversi tra loro e il punto di partenza di un lavoro si trasforma improvvisamente in un inatteso punto d’arrivo.

Con i lavori di Sara Montani, in cui della figura umana non restano che impronte di memoria e simulacri svuotati di corpi che non esistono più, si chiude idealmente il percorso espositivo. […]

Comunicato stampa

L'Associazione Studio Arti Visive APS propone nello storico spazio espositivo di via delle Beccherie n. 41 una mostra collettiva dal titolo “Corpo a Corpo – Linguaggi nella figurazione” con opere di Nino Attinà, Antonio Devicenzi, Renato Galbusera, Achille Guzzardella, Maria Jannelli, Sara Montani, Antonio Miano, Alfredo Mazzotta, Bruno Pellegrini, Barbara Pietrasanta, Alberto Venditti.

Saranno esposte ventidue opere (due per ogni autore), selezionate prevalentemente tra quelle realizzate nel corso degli ultimi anni, che ci mostrano uno spaccato significativo delle ricerche pittoriche più recenti di ciascun artista.

La scelta dei partecipanti è il frutto, innanzitutto, di un legame personale tra artisti che, in molti casi, si conoscono da tanti anni e i cui percorsi si sono più volte incrociati nel tempo, a volte sin dagli anni dell’Accademia (quella di Brera per la maggior parte di loro).

Tranne rare eccezioni, gli autori selezionati appartengono alla generazione nata intorno ai primi anni Cinquanta, che si è affacciata sulla scena artistica in un momento di grande fermento creativo come gli anni Settanta.

A vario titolo, sono tutti profondamente legati a Milano, chi per nascita, chi per “adozione”: Milano è la città in cui molti di loro si sono formati, sono entrati in contatto con i grandi maestri del secondo Novecento e hanno poi sviluppato le loro carriere e i loro percorsi artistici.

In numerose occasioni questi undici autori hanno partecipato a mostre collettive, iniziative e attività culturali condivise, a partire dalle rassegne organizzate dalla Permanente, di cui sono tutti soci, in molti casi di lungo corso.

Naturalmente, le affinità non si limitano agli aspetti biografici o alle comuni esperienze formative ed espositive, ma hanno radici più profonde: dall’interesse per la ricerca sulla figura umana, all’appartenenza a un ambito che, pur con tutte le distinzioni del caso, può essere idealmente ricondotto alla figurazione.

Il soggetto su cui si incentra la mostra è il corpo umano, nella sua accezione più ampia, declinata da ogni autore in maniera profondamente personale, con linguaggi che uniscono elementi figurativi a tratti più informali, simbolici o concettuali.

Con questa iniziativa prosegue la collaborazione tra lo Studio Arti Visive e il Museo La Permanente di Milano che ha preso avvio nel 2019 con la mostra di mail art dal titolo Best Regards successivamente ospitata anche a Fanano (Mo) e Montalbano Jonico (MT).

Opere degli artisti Renato Galbusera e Maria Jannelli sono presenti nel Battistero della Chiesa S. Vincenzo de’ Paoli del Borgo La Martella oltre che a San Salvatore di Timmari.

Catalogo con testo di Luca Cavallini.